• 27 Ottobre 2025

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Udinese, Di Natale al bivio: futuro tra richieste all’estero, incarico societario coi friulani o collaborazione con Spalletti o Montella…

La quiete dopo la tempesta. Sabato, quando Gigi De Canio gli ha annunciato l’esclusione dalla lista dei convocati Totò Di Natale era arrabbiatissimo. Ieri mattina, complice anche la vittoria sul Napoli che ha allontanato da Udine l’incubo retrocessione, il capitano bianconero era molto più sereno. La notte (due in questo caso) porta consiglio e il capitano ha compreso la scelta del suo allenatore. Oggi risponderà presente alla ripresa degli allenamenti e sembra scongiurata l’ipotesi – strampalata – di una richiesta di rescissione del contratto a sette giornate dalla fine. Di Natale oggi si presenterà al Friuli e forse avrà un incontro chiarificatore con il tecnico. Totò spiegherà le sue ragioni ribadendo che a 38 anni e mezzo non riesce a dare di più in allenamento. Se a De Canio basterà questo, bene, in caso contrario Di Natale è pronto ad accettare l’esclusione da qui alla fine del campionato. Trovandosi di fronte a due persone intelligenti, si può anche pensare di arrivare a una sorta di compromesso. Il Deca sa bene che un giocatore di 38 anni non può allenarsi come uno di 22, allo stesso tempo Totò deve dare la sua disponibilità a essere più presente nel gruppo durante il lavoro settimanale. A meno che – e probabilmente è questo il dubbio che ha infastidito Di Natale –, dietro la decisione del Deca ci sia lo zampino della società. Non è un mistero che Totò abbia un accordo sulla parola con Gianpaolo Pozzo per essere inserito, nello staff tecnico o societario dell’Udinese. Proprio per questo motivo Di Natale chiederà un colloquio nei prossimi giorni con Gino Pozzo per avere lumi in proposito. La sua sensazione è che non ci siano le condizioni per continuare il rapporto anche dopo la fine del campionato. Le alternative non gli mancano. Le richieste dall’estero (Usa ed Emirati Arabi) per continuare a giocare sono ancora concrete, ma il capitano non se la sente più di correre ancora dietro a un pallone. Lo attira maggiormente un ruolo da collaboratore tecnico di due allenatori che stima: Montella e Spalletti. Il primo, in caso di addio alla Sampdoria, lo porterebbe con sè, il secondo gli avrebbe proposto di raggiungerlo a Roma ad allenare gli attaccanti. Com’è che si dice? Se son rose, fioriranno. L’importante è che una storia come quella tra Totò e l’Udinese abbia un finale all’altezza di questi 12 anni da urlo.

(Fonte: Messaggero Veneto)

Totò, come here! A chiamare non è la voce di Anita Ekberg dalla Fontana di Trevi, ma i dollari della MLS, il campionato federale di soccer. Insomma, l’America. Ecco dove può finire la carriera Totò Di Natale: dall’altra parte dell’Atlantico, lontano da un anno pieno solo di polemiche e delusioni. Ad attirare il capitano dell’Udinese, quindi, sono di nuovo le sirene di uno dei campionati aperti sempre più ai campioni a fine corsa. E le opzioni sono al momento due, da costa a costa. Ad est c’è la Grande Mela, con i New York Red Bulls (squadra della multinazionale austriaca proprietaria anche di due team di Formula Uno); ad ovest il jet set di Los Angeles, con i Galaxy a rappresentare la massima espressione calcistica californiana. Ecco chi vorrebbe Di Natale, per provare a fargli tornare il sorriso. E il capitano questa volta sembra convinto: a fine stagione, dopo quanto accaduto lo scorso weekend, sembra scontato che lasci la maglia bianconera. Potrebbe ritirarsi, è vero; ma un altro anno di calcio, anche se lontano dall’Europa, lo attirerebbe. E gli Stati Uniti restano in questo senso la prima opzione. Poi ci sono gli sceicchi del petrolio: dagli Emirati Arabi Uniti alla destinazione saudita, tutte opzioni che hanno diritto di esistere in questo momento. La scelta di oltrepassare l’Atlantico, però, è la più gettonata. LO STRAPPO – Sabato ha parlato Gigi De Canio. Una sentenza. Antonio Di Natale non convocato, «ma non fuori rosa» (ha assicurato il tecnico). Ma si è rischiato lo strappo totale. Secondo i ben informati, infatti, il capitano non ha affatto digerito la presa di posizione forte assunta dal nuovo allenatore bianconero. Per alcuni istanti si è rischiata la rescissione del contratto, in anticipo rispetto alla scadenza di giugno. Momenti di tensione, poi parzialmente rientrati. Di Natale resta ancora un calciatore dell’Udinese, ma è scuro in volto. Ancora. GHIACCIO – «Come società abbiamo il dovere di rispettare tutte le scelte del tecnico, Di Natale in questo momento è attivo ma il ritiro prima o poi arriva per chiunque». Parole del direttore sportivo, Cristiano Giaretta. Come dire: il momento potrebbe essere quello buono per smettere. RIPRESA – Oggi l’Udinese tornerà ad allenarsi. «Aspetto Totò», ha detto De Canio. Eccolo, dunque, il banco di prova. Nella sessione odierna l’attaccante dovrà dimostrare, a 37 anni, di riuscire ad allenarsi come un ragazzino. Altrimenti la domenica starà ancora fuori. Gli screzi con Stefano Colantuono, oggi, sembrano inezie.

(Fonte: Gazzettino)

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