«Il mio arrivo a Verona? Ho deciso di venire qui di comune accordo con la mia famiglia, abbiamo scelto Verona perché è una buona squadra e rappresenta un’ottima opportunità per in giocare in Italia». Erano state queste le prime parole pronunciate da Samir Caetano de Souza Santos da giocatore del Verona. Eravamo a fine gennaio.Dopo oltre due mesi, il suo debutto, un dolce debutto. Personalità, esplosività, velocità e piedi buoni visto che fatto anche il centrocampista.Eccolo qui con colpevole ritardo «l’ombre del partido», che ha deciso la prima vittoria in trasferta del Verona 2015/2016. Ma perchè non ha giocato prima? « Helander stava facendo bene» ci racconta Delneri, « difficile toglierlo. Col Bologna sono stato fortunato anch’io, visto che lo svedese è stato bloccato da un problema intestinale proprio nell’immediata vigilia della partita, va così. A volte si è anche fortunati». Il brasiliano poi è in prestito. Sono stati spesi ben 4 milioni di euro per un classe ’94 che l’anno prossimo dovrebbe essere titolare in serie A nella difesa dell’Udinese, anche se l’Hellas l’ha prelevato dal Granada, altro club controllato dalla famiglia Pozzo. A Bologna Samir è stato l’ inno del calcio difensivo moderno. Ha ispirato perfino i compagni, se è vero che Pisano ad un certo punto è sembrato Nesta con quella scivolata che è valsa tanto, quanto la rete del brasiliano.« È bellissimo fare gol in serie A» ha detto Samir alla pay-tv, « dedico questa vittoria a Dio, alla mia famiglia, a questo gruppo che mi ha accolto benissimo, fin da quando sono arrivato». E da subito, si era messo in luce con l’Hellas. Samir ha confezionato l’assist per il gol di Juanito Gomez durante la sua prima gara amichevole a Peschiera.Al di là del discorso della proprietà del cartellino e delle famose «coppie» di Delneri, il ragazzo è sinistro come Helander e quindi fino a lunedì scorso era solo l’alternativa allo svedese, il carioca aveva anche un ritardo di condizione. «Non sono al top della forma, ho giocato l’ultima partita a dicembre perché in Brasile la stagione è ferma ed ero in vacanza». Questa, con grande sincerità, era stata la sua dichiarazione nella giornata della sua presentazione. A Bologna è sembrato addirittura più in forma del Giaccherini nazionale, vero alfiere del Bologna di Donadoni. Atteggiamento, cattiveria agonistica e senso della posizione sono state le sue doti più apprezzate e poi il balzo al minuto quarantadue del primo tempo.« Una gioia grande quella rete, spero che il mister mi dia altre opportunità». Difficile a questo punto non concedergliene.La corsa di gioia verso la panchina per il «Moro di Verona» è stata bellissima con tutta la squadra avvinghiata al cucciolo brasiliano. È tra i più giovani della compagnia, ma in quanto a mestiere in campo è sembrato già un piccolo Thiago Silva, che non a caso è il suo idolo. Samir è pronto per il Napoli che non avrà ne Higuain, ne Koulibaly e neppure Mertens.Hai visto mai che l’ex centrocampista e difensore del Flamengo regali un’altra perla. Basterebbe tenere ancora inviolata la porta di Gollini, in attesa del Frosinone al Bentegodi.
(Fonte: L’Arena)