• 27 Ottobre 2025

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Napoli-Verona, sfida orfana di bomber: senza Toni e Higuain mancano 567 gol…

Mancheranno 567 gol e 1.205 partite fra i professionisti, un titolo mondiale, una Scarpa d’Oro, tre scudetti di Spagna, due di Germania e tanto altro. Senza Toni e senza Higuain non è la stessa partita. Due dei centravanti più forti della storia recente del calcio mondiale saranno ai margini della sfida tra Napoli e Verona. Uno in tribuna al San Paolo, uno a casa. Uno squalificato per ben quattro partite dopo l’espulsione di Udine, l’altro non convocato. Rispetto alla loro grandezza hanno vinto molto poco, ma Toni e Higuain hanno marchiato la Serie A come pochi, dominandola dall’alto di una superiorità ai confini dell’imbarazzante. I 42 gol di Toni nelle ultime due stagioni con l’Hellas, a 37 e 38 anni, valgono i 30 di Higuain di adesso, totalizzante come lo è stato l’Ibrahimovic di qualche anno fa, un’assicurazione sullo scudetto come ebbero modo di verificare Inter, Juventus e Milan. L’Italia ha lasciato andare Toni sul più bello, dopo il Mondiale e la Scarpa d’Oro del suo fenomenale 2006, quando tutti erano ai piedi di Marcello Lippi e i vari Henry, Klose, Eto’o e Villa dovettero inchinarsi nella corsa al titolo di capocannoniere d’Europa al ragazzo delle campagne modenesi che alla Fiorentina di gol ne aveva infilati addirittura 31, uno in più dell’Higuain di oggi che comunque, squalifica a parte, avrà ancora tempo per ritoccare il suo spropositato bottino. Raggiungere quota 30 non è da tutti. A 33 era arrivato Angelillo con l’Inter nel 1959, anche lo juventino Hansen nel 1952 salì fino a 30 ma sempre meno dei 35 e 34 di Nordahl fra il 1950 e 1951 col Milan in un calcio molto diverso. Di Natale nel 2010 a Udine e Cavani tre anni dopo proprio a Napoli si fermarono a 29, Ibrahimovic col Milan a 28 nel 2012, Totti nel 2007 arrestò l’asticella a 26 centri. Grandi numeri, ma Toni e Higuain sono andati oltre. Vedi Toni, perché nessuno prima di lui nella storia d’Italia aveva vinto un titolo di capocannoniere a 38 anni e nove stagioni dopo la prima volta. Quel che toccava diventava oro. A fine stagione, quando a 22 gol con lui c’era solo Icardi, i numeri dissero che Toni aveva realizzato il 44,8 per cento dei gol dell’Hellas di tutto il campionato. Higuain è al 47,6 per cento, anche lui uno che il fronte d’attacco ama prenderselo tutto. Trenta gol lui, 63 tutto il Napoli. Un fenomeno, fuoriclasse del gol quanto Toni. Senza di loro Napoli contro Hellas avrà un sapore diverso. Lo dice il curriculum di quei due, senza dover necessariamente attendere il fischio d’inizio.

(Fonte: L’Arena)

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