Udinese’s Cyril Thereau jubilates after scoring the winning goal against Juventus during the Italian Serie A soccer match Juventus-Udinese at Juventus stadium in Turin, Italy, 23 August 2015. Udinese won 1-0. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Cyril Thereau lascia il cuore a casa, vuole fare di nuovo male alla squadra che l’ha lanciato nel calcio italiano. E dopo la doppietta dell’andata, che ancora oggi, ripensandoci, vale come acqua santa nella corsa alla salvezza, il Chievo torna nel mirino. Thereau, poi, ci mette anche quel pizzico di sfacciataggine che serve alla vigila di partite come quella di oggi pomeriggio. «Contro il Chievo faccio gol» taglia corto l’attaccante. Con tanti saluti alla scaramanzia. L’attaccante ha annunciato l’intenzione di colpire ancora la sua ex squadra negli studi di Udinese Tv, in una lunga chiacchierata che ha riguardato non solo la partita contro il Chievo, ma anche l’ambiente rinnovato che il tecnico Luigi De Canio è stato capace di unire in poche settimane di lavoro. E Thereau, relativamente al gruppo, ha usato un termine – «formare» – che fa capire la portata della rivoluzione psicologica messa in campo dal mister di Matera. «Con il suo arrivo si è formato il gruppo» ha detto senza timore il francese. Come dire, prima non c’era ed oggi magicamente c’è. Con il gruppo, che oggi marcia tutto nella stessa direzione, altrettanto magicamente è spuntato anche il leader. Quanto mancava, questa figura, all’Udinese di Stefano Colantuono. «Zdravko Kuzmanovic – spiega infatti Thereau – sembra davvero che sia qui da anni. È diventato in poche settimane il leader che ci mancava». Poi il francese è tornato su sè stesso, sul ruolo da seconda punta (a volte anche alle spalle del numero nove) che gli ha disegnato addosso De Canio: «Personalmente – ammette – un tempo mi vedevo in un tridente, come accadeva al Chievo con Eugenio Corini. Oggi, invece, mi vedrei meglio largo a sinistra ma dipende da cosa vuole il mister. Mi adeguerò sempre. Devo migliorare ancora il colpo di testa, così faccio pochissimi gol». Infine l’amicizia storica con il centrocampista del Chievo Përparim Hetemaj: «È più di un amico per me – conclude Thereau – Appena ci siamo conosciuti c’è stato subito feeling, è una persona di cui mi fido al 100%». Ma il gol è il gol, e Thereau vuole segnarlo anche ad un amico.
(Fonte: Gazzettino, edizione di Udine)