• 27 Ottobre 2025

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Empoli-Verona, atto intimidatorio contro Greco: “raudo” sotto casa ed auto imbrattata

Prima un petardo esploso attorno a mezzanotte e poi la sorpresa, la mattina, di trovarsi il cristallo dell’auto «decorato» con la scala a tre pioli simbolo dei tifosi dell’Hellas.Sono questi gli episodi su cui indagano i carabinieri di Peschiera e che hanno come protagonista il centrocampista dell’Hellas Verona Leandro Greco, che vive, con la famiglia, a Castelnuovo del Garda.Era una notte da ladri, quella appena passata. Tuoni, fulmini, grandine. Così, quando verso mezzanotte Greco ha sentito il botto, ha supposto che fosse il temporale.Soltanto ieri mattina quando ha trovato i resti di un raudo accanto alla sua auto e ha visto che gli era stata disegnata la Scala sul cristallo s’è reso conto di essere finito nel mirino di qualcuno. E ha allertato i carabinieri. Sul posto sono stati inviati oltre a una pattuglia del Radiomobile gli uomini della sezione investigativo scientifica che stanno sentendo testimoni, residenti e visionando filamti di telecamere.L’episodio in sè non è di certo il più grave accaduto nella storia dei calciatori e presidenti che si sono alternati nell’Hellas, ma erano anni, probabilmente dai tempi della serie C che non si registrava un episodio analogo.Le indagini sono aperte. Greco è probabilmente il calciatore che vive più isolato rispetto agli altri della squadra che hanno nella maggior parte dei casi le abitazioni in centro e centro storico, quindi meno diciamo così, raggiungibili da chi avesse intenzione di commettere atti vandalici o intimidatori. Il centro inoltre è sorvegliato ovunque da telecamere, meglio la periferia, dove si pensa di poter agire senza troppi pericoli d’essere scoperti.Non appena s’è accorto di quanto accaduto Greco ha avvertito la società che ha subito contattato tutti gli altri calciatori per verificare che non fossero accaduti altri atti simili. Tutto regolare.La storia di Greco a Verona inizia nell’estate 2006 quando viene ceduto in prestito all’Hellas Verona in serie B dove all’inizio fatica a trovare spazio ma alla prima occasione (9ºgiornata) si fa trovare pronto siglando una rete.Gioca 26 partite ma a fine stagione il Verona retrocede e lui rimane anche l’anno successivo nella squadra scaligera con la formula della comproprietà. La sua stagione è piena di infortuni infatti le sue presenze sono soltanto 14 nelle quali ha segnato 2 reti. Il 5 gennaio 2015 viene ufficializzato il passaggio in prestito con diritto di riscatto all’Hellas Verona. Fa il suo esordio, giocando da titolare per tutti i 90 minuti, il 6 gennaio 2015 nel match pareggiato 0-0 contro l’Empoli.Il primo luglio 2015 viene riscattato. L’11 febbraio 2016, durante la partita di campionato fuori casa contro la Lazio, segna il suo primo gol con i veneti in Serie A, dopo che in gialloblù aveva registrato tre reti nelle leghe minori nei primi anni di carriera. L’ultima partita in cui ha giocato è stata quella contro il Napoli, il 10 aprile, una quarto d’ora di tempo in tutto. La società ha emesso una breve nota sul fatto: «Hellas Verona FC stigmatizza con forza quanto accaduto nella notte ai danni dell’auto del calciatore Leandro Greco. Il club esprime solidarietà al proprio tesserato e ripone fiducia nell’operato delle forze dell’ordine che si stanno occupando dell’increscioso episodio». E sull’argomento, nella conferenza stampa del prepartita di oggi è intervenuto anche Gigi Delneri: «L’increscioso episodio accaduto alla macchina di Greco? Questo non è calcio, ci può stare l’amarezza, la contestazione ma gli episodi di violenza sono da condannare».

(Fonte: L’Arena)


Agli investigatori ha raccontato di aver pensato a un tuono particolarmente potente, perché in quel momento era in corso un violento temporale nella zona del lago di Garda. Ma al risveglio, ieri mattina, il centrocampista dell’Hellas Leandro Greco ha capito che si era trattato di una «furia» tutt’altro che naturale. Sul cofano della sua auto, parcheggiata davanti alla sua abitazione di Sandrà di Castelnuovo, qualcuno nel corso della notte aveva vergato una scala di Cangrande con la vernice. E con ogni probabilità, le stesse mani avevano fatto scoppiare il petardo ritrovato esploso vicino alla vettura. Il botto che lo aveva spaventato nel corso della notte. Il calciatore, di prima mattina, si è presentato in caserma dai carabinieri di Peschiera per denunciare l’accaduto. E ora i militari sono impegnati nelle indagini per risalire agli autori del gesto intimidatorio: l’ipotesi considerata come più credibile è che sia stato un gruppo di tifosi insoddisfatti della stagione dei gialloblù. Nella mattinata di ieri i carabinieri hanno compiuto alcuni sopralluoghi in zona alla ricerca di qualche dettaglio utile, cercando soprattutto possibili telecamere che potrebbero aver ripreso il gruppetto di vandali. Il Verona ha emesso una nota ufficiale sulla vicenda, con cui «stigmatizza con forza quanto accaduto nella notte ai danni dell’auto del calciatore Leandro Greco. Il club esprime solidarietà al proprio tesserato e ripone fiducia nell’operato delle forze dell’ordine che si stanno occupando dell’increscioso episodio». Greco si è comunque allenato regolarmente con il resto della squadra, ieri pomeriggio, prima della partenza per la Toscana: oggi, alle 20.45, l’Hellas giocherà in trasferta a Empoli, e il giocatore figura nella lista dei convocati. Gigi Delneri, tecnico gialloblù, ha commentato l’episodio durante la conferenza stampa di presentazione della gara: «Quello che è successo a Greco non mi piace. Ci può stare l’amarezza, qualche volta c’è stato qualche striscione al campo d’allenamento e dobbiamo essere corretti e accettarli. Ma gli atti di violenza, quelli no. Bisogna vedere se è stato il gesto di un tifoso, e comunque per fortuna non tutti i nostri tifosi sono così. Rimane un fatto increscioso che è da condannare, che non c’entra niente con lo sport». Da alcune settimane sono cresciute le contestazioni attorno al Verona, ultimo in A e prossimo alla retrocessione. A Peschiera del Garda, come ricorda Delneri, sono stati appesi alcuni striscioni: «Mercenari senza dignità», il primo. All’esterno del Bentegodi ne era stato esposto un altro: «Società e giocatori, veniamo a prendervi». Domenica, dopo la sconfitta con il Frosinone, circa 200 tifosi hanno protestato fuori dallo stadio.

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Verona)

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