Almeno hanno parlato, ed è già qualcosa dopo la figuraccia. A proposito, Felipe, Fernandes ed Heurtaux hanno usato termini ancora più duri per autodefinirsi. «Siamo stati inguardabili e dobbiamo solo ringraziare i tifosi. In nessun’altra parte ci avrebbero sostenuto cantando così fino all’ultimo, e anche dopo. Ma non è la prima volta, loro non ci hanno mai fatto mancare nulla», ammette Bruno Fernandes, che poi cerca un perché a quanto l’Udinese ha combinato. «Dobbiamo mettere la testa ed essere cattivi, cosa che non abbiamo fatto. Non c’è giustificazione e adesso non possiamo veramente sbagliare più, dobbiamo fare punti». Poi tocca a Felipe, molto scuro in volto e particolarmente deluso, sapendo anche di avere rimediato l’ammonizione che lo porterà alla squalifica per la prossima con l’Atalanta. «Cosa è successo? Semplice, non siamo stati squadra, eravamo molli. Il gol incassato è stato pesante». De Canio ha parlato di tensione schiacciante, e Felipe concorda. «È così, concordo sempre col mister. La tensione doveva essere positiva». Un cronista domanda al brasiliano quanto possa incidere anche la vicenda Di Natale, col capitano che ha fissato l’addio alla partita col Carpi, un tema sul quale Felipe sorvola così: «Io devo pensare solo al risultato dell’Udinese e al fatto che finché non lo dirà la matematica, non saremo salvi. Personalmente non mi sentivo salvo neanche dopo le vittorie con Napoli e Fiorentina, quindi dobbiamo rimboccarci le maniche. I tifosi? Sono uno di loro e provo anche io molta rabbia. Mi dispiace anche per loro, questa è stata un’annata dura». Dal difensore di sinistra a quello di destra, ecco Thomas Heurtaux, che al contrario del compagno non dà colpe alla tensione. «Non credo che sia stata la pressione, abbiamo sbagliato noi e basta. Il risultato è pesante e la partita è stata bruttissima. Abbiamo avuto la palla del vantaggio e poi è stato difficilissimo. Siamo molto dispiaciuti, e lo siamo anche per i nostri tifosi».
(Fonte: Messaggero Veneto)