• 27 Dicembre 2025

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Vicenza a Vi. Fin., Franchetto: “Se non fossimo intervenuti oggi il Vicenza non esisterebbe”

Marco Franchetto nel ruolo di amministratore delegato di Vi.Fin ha percorso in prima fila la lunga marcia di avvicinamento al momento del passaggio delle azioni del Vicenza calcio. «La comunicazione dell’Agenzia delle entrate sulla rateizzazione del debito tributario non è arrivata, ma ci è stato assicurato che la riceveremo lunedì mattina e a questo punto – spiega – si è deciso di deliberare l’esercizio del diritto di opzione per l’acquisto delle azioni del Vicenza».Dunque si chiude un iter iniziato dall’aprile 2015.Si, un iter complicato perché Vi.Fin si è affiancata al Vicenza nel momento forse più difficile della sua storia e oggi possiamo dire di essere arrivati all’obiettivo che ci eravamo prefissi: salvare un patrimonio qual è la società biancorossa per città e provincia. Vorrei che la gente capisse che se non fossimo intervenuti, oggi il Vicenza non esisterebbe.Un salvataggio in piena regola.Non lo dico io – continua Marco Franchetto – ma i numeri, senza i soldi freschi immessi di continuo dalla Vi.Fin in questi dodici mesi il Vicenza avrebbe chiuso, ma non si poteva gettare un patrimonio che ha cento e passa anni di storia, ci siamo riusciti ma mi creda abbiamo dovuto superare mille ostacoli, non solo di tipo economico.Una trattativa che metteva paura soprattutto per i tanti debiti che il club biancorosso ha accumulato.Ci sarà un motivo se tutti coloro che negli anni si sono avvicinati per rilevare la società poi sono scappati, evidentemente la situazione era pesante e peraltro è sempre peggiorata. Però è ora di girare pagina: noi non compriamo per stare un anno o due e vedere come va, abbiamo fatto una programmazione seria per dare un futuro al Vicenza.Non vi siete mai sbilanciati in proclami.Ci mancherebbe altro, guai farne, sarebbe da persone poco intelligenti perché qui si tratta anzitutto di mettere in sicurezza il Vicenza. Non si possono fare pazzie e quindi ci siamo dati tre obiettivi: mantenere la categoria, lanciare qualche giovane interessante e conservare l’affetto dei tifosi, con i quali proprio per questo vogliamo essere chiari.Perciò cosa potete dir loro?Intanto niente promesse per avere l’applauso facile, però possiamo senza dubbio dire che le cose più difficili sono state affrontate e che ora si deve tenere la barra dritta.Il primo tassello è stato la conferma di Franco Lerda.Sì e ora, nell’ottica di cui parlavo prima, dovremo per forza liberarci di quei contratti onerosi che il Vicenza non può permettersi. Quello ancora in essere del tecnico Marino pesa come un macigno, o come quello di Pozzi che l’anno scorso ci è costato 600 mila euro lordi e che il prossimo costerebbe 750 mila lordi, così come è molto pesante quello di Galano. Poco da fare punteremo su giovani di prospettiva, come è stato fatto per Raicevic, il risanamento passa pure per questa strada.Una squadra di soli giovani può essere un rischio.Ma no, ovvio che giocatori come Brighenti e Giacomelli, legati ai colori biancorossi e al territorio, disposti a fare sacrifici per il Vicenza e che magari hanno già accettato di farne, sono gli elementi su cui costruire il gruppo.La prossima scadenza di pagamenti sarà il 16 giugno.Tutto a posto, ma solo perché anche stavolta i soci di Vi.Fin tireranno fuori i soldi, e sono tanti, che serviranno.Alla fine Savino Tesoro entrerà in società?Se lo farà saremo felici di accoglierlo, chiaro che dovrà condividere il nostro progetto e appoggiarlo.

(Fonte: Giornale di Vicenza)

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