Ad un passo dalla Serie A, sfiorando un traguardo che qualche anno fa non avrebbe mai immaginato. Luca Nizzetto ha accarezzato il sogno della promozione con la maglia di un Trapani che ha stupito tutti, dopo una cavalcata straordinaria di cui anche il trentenne veronese è stato protagonista fino alla fine. Nizzetto, passata l’emozione? “Impossibile, troppo grande. Non l’avrei mai immaginato quando sono arrivato, la squadra era partita per una conquistare un salvezza tranquilla e poi ci siamo ritrovati dentro un’avventura incredibile. Finita senza la conquista della Serie A, ma è stato stupendo comunque”. Come è arrivato a Trapani? “Sono arrivato a gennaio dopo una prima parte di stagione non esaltante con la maglia del Modena dove l’anno prima avevo fatto bene. Poi qualcosa non ha funzionato bene, soprattutto con l’allenatore e quindi ho deciso di tornare a Trapani dove ero già stato due stagioni prima”.Una scelta vincente… “Conoscevo l’ambiente e la scelta mi ha regalato delle emozioni pazzesche che mai avrei immaginato. Cambiando anche ruolo, dalla fascia mi hanno spostato in mezzo al campo, il mister mi ha detto che secondo lui potevo giocare davanti alla difesa e mi ha schierato sempre, anche nella finale playoff”. Com’è Serse Cosmi? “Il mister è un grande, durante la settimana ti dà molta tranquillità ma poi nel weekend si trasforma con una carica straordinaria e tantissima grinta, riesce a toccare i tasti giusti ed a tirare fuori tutto quello che hai dentro, davvero un grande allenatore”. Se parliamo di Hellas invece? “È la squadra dove sono cresciuto e dove ho giocato a lungo, fino alla Primavera, con un ritiro in prima squadra quando il tecnico era Massimo Ficcadenti per poi essere prestato ad altre società in C2”. Poi così successo? “Qualcosa che mi ha fatto male e che anche a distanza fatico a capire. Dopo la partita con lo Spezia e la retrocessione speravo di poter avere un’occasione. Ero ancora sotto contratto con l’Hellas, venivo da un buon campionato di C2 con il Castelnuovo Garfagnana con 31 presenze e tre gol, speravo che almeno mi venisse data l’opportunità di giocare con la squadra che amo da sempre”. Invece? “L’allora diesse Cannella mandò via tutti i giovani, addirittura rescindendo i contratti come il mio. È stato un duro colpo, da bambino andavo allo stadio con mio papà ed indossare la maglia del Verona la Bentegodi era il mio sogno da sempre, purtroppo rimarrà tale”. Nel calcio mai dire mai. “Allora diciamo quasi impossibile. Ho già trent’anni e nonostante l’Hellas sia retrocesso farà una squadra di altro livello, con giocatori di grande valore. Io sono uno normale, a Verona arriveranno giocatori importanti per provare a risalire subito nel massimo campionato”. Però con l’Hellas vi incontrerete sul campo. “Ho già affrontato i gialloblù, in Coppa Italia con il Mezzocorona quando ho anche segnato e con Legnano e Cremonese, ma farlo in B sarà più bello”. Il suo futuro quindi? “Ho un altro anno di contratto qui a Trapani, vorrei rimanere. Ma non vedo l’ora di tornare a giocare al Bentegodi”.
(Fonte: L’Arena)