• 28 Dicembre 2025

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Verona, Toni: “Pazzini? Può fare la differenza in A, figurarsi in B! E Viviani arriverà in Nazionale…”

Un messaggio forte a tutti. «Chi cerca riscatto, se motivato, qui è al posto giusto per ripartire». Luca Toni è ancora per metà capitano e per metà già dirigente. Sempre in sede. L’aria condizionata delle stanze di via Belgio ha sostituito il venticello dei mari di Sardegna. Fra l’ufficio di Fusco («un grande professionista») ed un’estate diversa da tutte le altre «perché prima di questi tempi sarei stato in vacanza mentre adesso passo da una riunione all’altra». S’è raccontato l’ex bomber del Verona a La Gazzetta dello Sport, anche lui di nuovo in Serie B come accadde a Palermo, nel 2005, quando la Lazio era pronta a prenderlo e lui decise invece di fare un passo indietro. MESSAGGIO PER IL PAZZO. Sms chiaro per molti, anche per Giampaolo Pazzini: «Spero che rimanga con noi, deciderà lui. Uno così, motivato, non ce l’ha nessuno. Può fare la differenza in Serie A, figurarsi in B. Giampaolo è un amico, ha un contratto importante, dovrà fare qualche sacrificio ma se rimane sarà un grande colpo per tutti. Quella volta aver scelto il progetto di Zamparini è stata la svolta della mia carriera. Non avevo fatto bene a Brescia ma potevo restare in A. Avevo sempre fatto gol, ma soprattutto da allora ho cominciato a segnare tanto. Faccio questo esempio anche ai nostri giocatori».VIVIANI DEVE RESTARE. Sulla stessa barca di Pazzini c’è anche Federico Viviani, in questi giorni in vacanza in Giappone, con la testa non solo alle ipotesi ed alle sirene della Serie A ma anche e soprattutto con il pensiero a Verona: «Chi resta deve essere convinto. Chi dice “sì, ma…” non va bene. Non è così, per esempio, Viviani: ha entusiasmo e tanta voglia di spaccare il mondo. Qui può ripartire e poi vedrete, arriverà in Nazionale!». Indica la strada Toni. Anche in campo, anche nell’area di rigore degli altri che per una vita è stata la sua casa.GENTE DI QUALITÀ. Di cosa ha bisogno soprattutto il Verona? Facile. «Di gente di qualità, che salta l’uomo e fa gol. Uno come Lapadula, anche se credo andrà in A. Serve un attacco forte, gente tecnica e brava nell’uno contro uno. Con una difesa solida, davanti devi avere giocatori che vincono da soli». Il prossimo Verona avrà bisogno pure di tanto equilibrio in una stagione in cui sarà sempre e comunque la favorita numero uno alla promozione per tornare nel massimo campionato. Toni è il primo a restare coi piedi per terra. UN MIX VINCENTE. «Dovremo essere competitivi, poi sarà il campo a parlare. La piazza merita la Serie A. Ci può stare che un anno vada male e si scenda in B, ma bisogna essere bravi a risalire subito. L’amarezza per la retrocessione resta, siamo stati quasi sempre ultimi, con tanti infortuni e tanti errori. Ora si deve costruire un mix tra tifosi, società e squadra. Dovremo essere un corpo solo. I tifosi sono delusi ma intelligenti, hanno capito. Vogliono tornare a esultare e noi insieme a loro». Due parole anche su Fabio Pecchia: «Lo conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera». Il finale è per la prossima Serie B, nel primo anno di un calcio senza Luca Toni: «Resta sempre un campionato lunghissimo e molto equilibrato, con tanta corsa. Ci sarà sempre una sorpresa, noi dovremo essere una certezza».

(Fonte: L’Arena)

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