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Mercato Verona, l’attacco ruoterà attorno a Pazzini. Aspettando Ganz…

Verona’s forward Giampaolo Pazzini celebrates after scoring the second goal of the Italian serie A soccer match between Hellas Verona FC and AC Chievo Verona at Bentegodi Stadium in Verona, 20 February 2016. ANSA/ FILIPPO VENEZIA

L’attacco è quasi pronto. Pieno di variabili, ricco di gol. Tutto girerà attorno a Giampaolo Pazzini, sempre più del Verona e sempre meno sul mercato che finora è stato abbastanza silenzioso senza mai bussare davvero alla sua porta e tantomeno a quella del Verona. Ingaggio e durata del contratto, fino al 2020, non rendono agevole per nessuno una potenziale trattativa. La Sampdoria ci aveva pensato per un attimo, salvo poi percorrere altre strade e dirigersi verso Budimir del Crotone. Il vero Pazzini in Serie B è una sentenza per gli avversari ed una garanzia assoluta per Fabio Pecchia, che in ritiro con le sue punte potrebbe andarci anche oggi perché al suo Hellas manca solo un giocatore, al massimo due, per presentarsi al campionato tirato a lucido. Con tutte le carte in regola per puntare in alto.PATTO CON LA JUVE. Al mosaico dovrà aggiungersi una punta versatile, quel che ha dimostrato di essere Simone Andrea Ganz che a Como è stato utilizzato come riferimento più avanzato ma che per caratteristiche è meno boa e più attaccante a cui piace svariare su tutto il fronte. Ganz, figlio del Maurizio bomber anche di Inter e Milan, è due elementi in uno: alter ego di Pazzini da centravanti ma anche uomo di movimento. Il Verona sta cercando di trovare le coordinate giuste con la Juve, proprietaria del cartellino di Ganz che il Como c’è lasciato sfuggire a costo zero. Le due società si cono confrontate più volte anche perché sul piatto c’è anche Artur Ionita, seppur in un capitolo staccato da quello di Ganz che a 23 anni ha tutto per diventare un buon investimento, se la Juve oltre al prestito concederà anche una forma di riscatto. Sedici gol nel Como ultimo in classifica nell’ultima B sono un bel biglietto da visita.MI MANDA PAPA’. Gianfranco Zigoni farebbe carte false per vedere suo figlio Gianmarco giocare nel Verona. Lo disse anche il giorno in cui entrò nella sede del Milan, che decise di prendere quel ragazzo ancora minorenne dopo mezzo campionato al Treviso. Centravanti vecchio stampo, Zigoni di anni adesso ne ha 25, appena promosso in B con la Spal che ha trascinato con 11 gol, ancora di proprietà del Milan che deciderà se lasciarlo a Ferrara o indirizzarlo altrove. Un altro Zigoni a Verona? L’ipotesi per ora è remota, ma figlia non solo della nostalgia perché suo padre è stato uno dei più grandi giocatori della storia dell’Hellas. Un sogno che soprattutto papà Zigoni vorrebbe diventasse realtà.ATTESA-INTER. Al direttore sportivo Filippo Fusco non dispiacerebbe affatto riabbracciare Daniel Bessa, compagno di squadra di Ganz a Como e suo punto di forza due anni nel Bologna promosso in A. Il talento italo-brasiliano piace molto, ma la lista senior è limitata a 18 giocatori, esclusi i due tesserati-bandiera. Il Verona prima dovrà far uscire quelli in esubero e liberare quindi un posto sulla trequarti. Non c’è fretta. Soprattutto perché l’Inter, proprietaria del cartellino di Bessa, ha chiesto pazienza perché prima Roberto Mancini vuole vederlo all’opera nel ritiro di Riscone di Brunico.CI SIAMO. Il resto del reparto è già confezionato. A sinistra Gomez dovrà tornare ad essere la garanzia che è stato nei primi due anni di Serie A, ormai uno dei vecchi del gruppo e quindi chiamato a vestire anche i panni del leader. A sinistra Pecchia è coperto, perché oltre a Gomez ci sono la corsa e la vivacità di Fares a cui l’Hellas chiederà accelerazioni e un contribuito da giocatore maturo, nonostante i vent’anni. Dall’altra parte ci sarà il dinamismo di Wszolek, senza l’infortunio al braccio uno dei 23 della Polonia fra le prime otto agli Europei di Francia. A destra in teoria qualcosa manca, perché Jankovic è nella lista dei partenti anche se cederlo non è facilissimo. Ogni freccia nell’arco di Pecchia verrà innescata da Siligardi, di nuovo nel suo terreno preferito: quello della B. Qui ha sempre inciso parecchio a suon di assist e di gol, rispettivamente 13 e 10 nelle ultime due stagioni di Livorno. C’è tecnica, inventiva, talento e forza nell’attacco dell’Hellas. Abbastanza per far paura a tutti. Specie con un Pazzini in più.

(Fonte: L’Arena)

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