L’Hellas è una bottega cara. I cartellini dei prezzi sono lì a dire che le gemme pregiate del mercato gialloblù hanno valori ben lontani dal saldo. Allora: Artur Ionita, 8 milioni di euro. Filip Helander, 6 milioni. Per Pierluigi Gollini la cifra è 10 milioni. Per Federico Viviani, altri 8 milioni. Queste, al momento, le stime societarie per intavolare una trattativa in vista della cessione dei giocatori più corteggiati della rosa. Al di fuori delle considerazioni attuali, peraltro, va francamente ritenuto che, con ogni probabilità, il Verona dovrà accontentarsi di incassare di meno, ma la politica del club di via Belgio – quel «vendere, non svendere» che è il manifesto del direttore sportivo Filippo Fusco e la bussola delle scelte di Maurizio Setti – viaggia in coppia con il fixing dei “titoli” dell’Hellas. Intanto il Verona accelera per arrivare alla quadra di (almeno) una grande partenza. L’intenzione di Fusco è quella di chiudere a breve l’affare Ionita. Il moldavo ha un’intesa di massima con il Napoli, ma l’Hellas ha anche altri interlocutori: la Juventus si è fatta avanti con insistenza, mentre dalla Francia spunta l’ipotesi Olympique Marsiglia. Certo, 8 milioni sono molti, ma ottenerne 5 non è idea fuori portata. In attesa di filtrare le richieste per Helander, che piace in Inghilterra e soprattutto in Germania, è Viviani l’altro fulcro del mercato gialloblù. Il regista è un patrimonio del Verona, che l’ha pagato 4 milioni di euro un anno fa. Per lasciarlo andare è necessario che si presenti una società disposta a mostrare per lui la medesima fiducia (fuor di metafora: metterci i danari) che in lui ha riposto l’Hellas. In caso contrario a Viviani, che è legato al Verona da un contratto che va in scadenza il 30 giugno 2020 a 380mila euro netti a stagione, non cambierà maglia. La Sampdoria, il Bologna e il Cagliari hanno sondato il terreno. Se ne riparlerà. Come pure per Gollini, che piace alla Fiorentina ma che non se ne andrà se non sarà soddisfatta la clausola d’uscita da 10 milioni di euro stabilita in sede contrattuale tra il Verona e il rappresentante del portiere, Giuseppe Riso. Più percorribile la pista inglese, con il Fulham davanti all’Everton, dell’ultim’ora l’alternativa della Lazio. Fusco, intanto, deve piazzare quei giocatori che rientrano dai prestiti dell’ultima stagione e che per decisione dell’Hellas o per loro volontà non rimarranno. Lazaros Christodoulopoulos, Rafael e Alejandro Gonzalez hanno stipendi che, al lordo, costano al Verona oltre 2 milioni di euro: occorre «tagliare», ossia trovare per tutti e tre una nuova collocazione.
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Verona)