Benedetto sia il «paracadute» e chi se l’è inventato. I 25 milioni di euro che il Verona incasserà dopo la nefasta retrocessione in Serie B permetteranno di attutire i costi accumulati nel passato. Se Filippo Fusco, ds dell’Hellas, lavora in entrata, il punto di partenza, in questi giorni, è sempre la finestra in uscita. Per i «big» qualcosa si muove: nella corsa ad accaparrarsi Artur Ionita, il Cagliari ha sorpassato il Napoli offrendo 4,5 milioni di euro. La valutazione del Verona era più alta, ma la trattativa può decollare nelle prossime ore. Ma il lavoro del ds non riguarda solamente i giocatori ad alta valutazione e con ampie richieste di mercato, ma anche i cosiddetti esuberi che rappresentano un’ancora che appesantisce i bilanci. Per questo l’esigenza da cui Fusco non può prescindere è quella di trovare una collocazione che permetta all’Hellas di alleggerirsi di certi stipendi che sono il lascito delle stagioni in Serie Ae che, tuttavia, sono diventati vere e proprie zavorre. Le situazioni al vaglio sono, principalmente, quelle di Romulo, di Bosko Jankovic, di Lazaros Christodoulopoulos, di Alejandro Gonzalez e di Rafael. I primi due hanno fatto parte dell’organico dell’Hellas nell’ultima, sventurata stagione. Gli altri tre sono stati girati in prestito (Rafael a gennaio, al Cagliari). La cifra a carico del Verona per i loro emolumenti è imponente, se si considera il calo degli introiti cagionato dal tonfo in B, salvato, appunto, dal «paracadute». Il conto, al netto, sfiora la soglia dei 3 milioni di euro. In totale, 2.7 milioni. Che, al lordo, significa 5.4. Una somma smisurata. Per questo continua la trattativa con Jankovic per arrivare alla risoluzione dell’accordo in essere con il Verona fino al 30 giugno 2017. Per questo continuano i colloqui con João Santos, agente di Rafael, per individuare una destinazione congrua per un giocatore che fa parte della storia dell’Hellas, di cui rimane una bandiera, ma che il club non può confermare. Christodoulopoulos ha già chiarito a Fusco che in B non vuole rimanere, ma 400mila euro netti di ingaggio, dopo due campionati poco brillanti, tra Verona e Sampdoria, sono un investimento eccessivo. Gonzalez viene, invece, da un’annata tra i cadetti, giocata su discreti standard alla Ternana. Percepisce 300mila euro netti. All’Hellas non ha mai convinto e difficilmente resterà. Ma il caso più spinoso è sempre quello di Romulo. Pressoché fermo nelle ultime due stagioni, il suo ingaggio è fuori portata per il Verona non soltanto per la B, ma pure se l’Hellas fosse ancora in Serie A: 1.1 milioni di euro netti, 2.2 lordi. C’erano stati dei sondaggi dall’estero, era spuntata l’ipotesi Siviglia. E il Cagliari aveva mostrato interesse. Ma, ad ora, Romulo è sempre al Verona e il modo meno invasivo per gestire la sua posizione è quello di arrivare alla “spalmatura” in più anni del suo contratto, in scadenza nel 2017. Una pista già considerata dalla dirigenza dell’Hellas, ma che al momento non ha preso quota.
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Verona)