• 28 Dicembre 2025

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Vicenza, Lerda: “Chi indossa questa maglia deve rispettarla! E sul mercato…”

Vacanze? Macché vacanze. « Sono a Vicenza- ci dice Lerda- ogni 2-3 giorni per valutare i profili di giocatori che potrebbero fare al caso nostro, è un lavoro che portiamo avanti assieme io, la società e il direttore sportivo». Insomma il tecnico biancorosso è già sul pezzo, carico e pronto a ripartire, ma attenzione: chi pensa che sia uomo tutto impulso e passione sbaglia e proprio questa intervista svela forse un lato del suo carattere poco conosciuto. Perchè Lerda sa essere anche pacato e attento agli equilibri. Per tutta la chiacchierata ad esempio ripete come un mantra: ‘non io ma noi, non il singolo ma il gruppo’.Partiamo dalla fine: alle spalle ha un finale di campionato entusiasmante.«È stato bello, il mio arrivo, il 14 marzo, ha portato ad un cambiamento radicale che ha dato il via ad un cammino positivo fatto di gioco e risultati, ma nel calcio bisogna sempre fare meglio, certo ci teniamo strette le cose buone espresse, o altre come la fiducia dei nostri tifosi, però è il momento di voltare pagina».Nemmeno il tempo di chiedergli: ha rinnovato il suo contratto, che Lerda risponde deciso.«Senza nessun dubbio o indecisione, è stata una scelta naturale voluta da me e dalla società, adesso devo ripagare la fiducia che mi è stata data». Stavolta potrà partire dall’inizio, conterà molto?«Conta conoscere già l’ambiente, partire con giocatori che sanno i miei metodi e che calcio voglio, certo fare il ritiro è molto importante perchè unisce».Spieghi meglio.«Fin da subito punto a creare un gruppo che parli la stessa lingua, l’idea di gioco deve essere condivisa da tutti, così come le regole devono essere accettate e rispettate, ma si parte sempre da un concetto base: così come io dico sempre noi, così devono fare i giocatori. L’anno scorso è successo proprio questo: i ragazzi si sono ricompattati e sono riusciti a dare il meglio».Il ritiro serve anche per conoscere i nuovi arrivati.«Soprattutto devono capire la cultura calcistica del luogo e qui ce n’è tanta; non dico debbano amare, parola abusata, la maglia, ma rispettarla sì. Il calcio corre veloce ma certi valori non vanno dimenticati».Ce lo ha detto lei: in questo periodo è spesso a Vicenza.«Stiamo programmando la prossima stagione, si lavora assieme, ogni scelta è ragionata dal ‘gruppo’, non parlo mai dicendo io, ma noi, perchè è fondamentale coinvolgere tutte le componenti fin dalle basi del progetto». Il diesse Tesoro ha dichiarato che avrà un budget molto limitato rispetto all’anno scorso.«Ero presente quando si sono dette certe cose, ma non bisogna fasciarsi la testa prima del tempo, per me si potrà fare una buona squadra».Il presidente Alfredo Pastorelli ha detto: nessuno è incedibile.«È vero, credo che a Vicenza di incedibile ci sia solo il Palladio! Ho fiducia in Pastorelli perchè ha le idee chiare e va apprezzata la sua voglia di risanare il bilancio della società. L’essersi salvati non ha risolto tutti i problemi che c’erano. Per questo non vanno sbandierati obiettivi solo per riempirsi la bocca o dare fumo ai tifosi». Era stato detto: si ripartirà dal capitano Nicolò Brighenti! «Lo sa anche il presidente Pastorelli che è giocatore bravo, serio e amato dai tifosi, per rinunciarvi deve proprio arrivare l’offerta folle, per me resterà».Anche Stefano Giacomelli…«Adesso non facciamo un elenco di nomi, però posso dirle che l’ossatura della squadra, formata da giocatori che sanno soffrire e combattere, verrà mantenuta».Davanti ci vorrà un attaccante capace di finalizzare.«Vediamo se Raicevic va o resta, chiaro se dovesse partire ne arriverà un altro».Comunque c’è bisogno di…«Almeno altri due esterni oltre a Giacomelli e Vita, se riusciamo a tenerlo, così come bisognerà intervenire a centrocampo dove ad oggi ci sono Signori e Urso».Per ora sono stati presi alcuni giovani.«Cernigoi, Giusti, Zivkov, Bogdan non li conosco ma sono stati seguiti e ci sono state date ottime referenze, Zivkov ad esempio può fare l’esterno sia alto che basso, Bogdan è molto duttile e dunque inseribile nel reparto arretrato in ruoli diversi, comunque sono giovani che vengono da categorie inferiori e per questo dovranno essere valutati. Invece non è un ragazzo Di Piazza, lo conosco bene e ci sarà molto utile».Per chiudere cosa si sente di dire ai tifosi biancorossi stanchi di dover sempre soffrire?«Che soffrire fa parte della vita, ma che se ne può trarre anche della positività, che ci vuole entusiasmo ma con razionalità. Da parte mia prometto un impegno ancora maggiore, perchè ho un obbligo morale per la fiducia che mi hanno dato e perchè ho imparato a conoscere la loro sana passione per questi colori».

(Fonte: Giornale di Vicenza)

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