• 29 Dicembre 2025

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Verona, Bianchetti: “Sensazioni ancor più positive di quanto immaginassi! E sogno…”

I colori dell’Hellas addosso e Verona nel cuore. Alla ricerca di una stagione da protagonista sognando altre emozioni come quelle del 18 maggio del 2013, dopo il pareggio al Bentegodi contro l’Empoli, e tutta la città a festeggiare il ritorno in Serie A dopo undici anni di attesa.Più tardi la squadra sarebbe arrivata in piazza Bra e sul pullman scoperto, a urlare assieme ai suoi compagni, c’era pure Matteo Bianchetti che da gennaio era passato in gialloblù. Una gioia incredibile per il difensore, all’epoca ventene, che in poco tempo si era invaghito del Verona.Matteo, partiamo da lì?«Credo sia il modo più bello per iniziare la nuova stagione. Veniamo da un anno difficile che ci ha riservato un dispiacere forte ma pensare a quella promozione mi dà ancora i brividi. Non potrò mai dimenticare le immagini di quel giro in piazza Bra, sono state emozioni incredibili. Sappiamo che sarà dura ma vogliamo provare a regalarle ancora ai nostri tifosi».Ogni tanto ci pensi?«Quel sogno è sempre lì, per me e per tutti quelli con cui l’ho vissuto. Sappiamo bene che dovremmo continuare a lottare su ogni pallone e provare a vincere dalla prima all’ultima giornata di campionato per viverlo ancora, ma quello è il nostro obiettivo».Quali sono le sensazioni di questa nuova stagione?«Sono molto positive, ancora di più di quanto immaginavo. Dopo l’anno scorso era giusto partire con entusiasmo, i nuovi ne hanno portato tanto e si nota la voglia di far bene, di lottare fin dai primi allenamenti». Cosa ti ha colpito soprattutto?«L’intensità incredibile accompagnata dalla serenità e dalla voglia di formare subito un gruppo forte e affiatato. Anche se qualcuno rimedia qualche entrata dura o subisce qualche fallo non si lamenta. Anzi, ci mette ancora più grinta, per ora c’è un clima stupendo».Per chi c’era l’anno scorso ci sono da smaltire scorie pesanti…«Sicuramente ma quelle scorie si devono prendere nel modo giusto, devono servire per dare la spinta per la nuova annata dopo un campionato in cui neanche noi siamo riusciti a bene a capire cosa sia successo veramente».Ci pensate ancora?«Ogni tanto ne parliamo, il discorso viene fuori: è stata una stagione troppo strana, nelle difficoltà non siamo riusciti a tirare fuori quel qualcosa in più per risalire, abbiamo vinto gare difficili e sbagliato clamorosamente quelle che andavano vinte».Quanta voglia c’è di riscatto?«La sentiamo fortissima, siamo noi che siamo retrocessi: vogliamo riportare il Verona dove merita, lo dobbiamo anche alla società e alla città».Com’è cambiato nel frattempo Matteo Bianchetti?«È cambiato tantissimo, anche nel non giocare, perché tutto serve a crescere. Sono venuto a Verona appena uscito dalla Primavera dell’Inter, l’Hellas è stato il mio battesimo: un battesimo importante perché arrivai in una squadra che lottava per la promozione. Rispetto a prima sento di avere molte più responsabilità, sono qui da tre anni, ne ho 23 e penso che il prossimo campionato sia fondamentale anche per me».Nell’ultima stagione hai giocato a sprazzi.«L’ultima stagione è stata negativa per tutti, per me e per la squadra, ma sono comunque cresciuto, mi reputo migliorato nonostante i risultati e voglio dimostrarlo». Mai pensato di andare via da Verona?«Neanche per un secondo. Non ho mai avuti dubbi, ne ho parlato con la famiglia e con il mio procuratore ma sapevo già che sarei rimasto. Verona è una grandissima piazza, ormai mi sento veronese, da tre anni sto pure con una ragazza di qui, ho comprato casa e sono legatissimo a questa città, me ne sono innamorato, la retrocessione mi ha fatto tanto male anche per questo». Cos’è cambiato con l’arrivo di mister Pecchia?«Ci chiede di non buttare via il pallone, anche sulle respinte difficili, perché ogni palla può essere buona per una ripartenza».Ci sono tanti elementi di valore, bisognerà sudarsi la maglia… «Per avere quel posto in mezzo alla difesa ci sarà da lottare come sempre, lo so bene: ma so anche che questo è un anno importante e ce la metterò tutta per conquistarmi la maglia e tenermelo fino alla fine. Sognando magari un’altra notte magica come quella di tre anni fa».

(Fonte: L’Arena)

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