• 30 Dicembre 2025

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Verona, già sottoscritti 8.518 abbonamenti. E per il mercato…

Ci si può assumere il rischio di cadere nella retorica, ma l’azzardo è affatto calcolato se il tema è la passione dei tifosi del Verona. Una retrocessione disastrosa alle spalle, un’annata tra le peggiori di sempre nell’intera storia gialloblù. Una ricostruzione che, per definizione, presenta delle incognite e che deve superare gli scetticismi suscitati dal passato. Tutte componenti che avrebbero fatto vacillare il coinvolgimento di realtà blasonate perlomeno come l’Hellas. Non è così per il pubblico gialloblù, che si è messo in coda al botteghino per confermare la fiducia alla squadra e alla società. In senso più ampio, ai colori e alla maglia, le stelle polari del legame viscerale che c’è con il Verona. Ecco che i dati affluiti sulla campagna abbonamenti, alla chiusura della fase riservata ai rinnovi (ossia a chi aveva già la tessera stagionale all’Hellas), sono di grande rilevanza: 8518, quelli sottoscritti, come ha riferito nella mattinata di ieri il club di via Belgio. Non ci sono commenti, dagli uffici della sede del Verona, ma a filtrare è la soddisfazione per il riscontro al bigoncio. Non solo e non tanto per l’aspetto economico – i numeri della biglietteria da anni ribadiscono che quanto a danari versati il socio nascosto ma non troppo dell’Hellas è la tifoseria –, bensì perché, una volta di più, si è cementato il rapporto tra squadra e sostenitori, al di là dei risultati. Il raffronto è a scatto immediato. Per lo scorso campionato di Serie A furono staccati in totale 13.207 abbonamenti. Oggi la campagna riaprirà, rivolta ai nuovi sottoscrittori. Non pare chimerico ipotizzare che il Verona possa raggiungere quota 10 mila. Intanto la piazza già si è classificata al primo posto, in questa speciale graduatoria, per la B. In attesa che sia l’Hellas targato Fabio Pecchia a lottare per il vertice cadetto, l’obiettivo che conta. Per adesso, rimane da registrare la risposta di spicco dei tifosi del Verona. Un gesto pregevole, d’altronde, era stato compiuto al momento del lancio della campagna 2016-2017 dalla stessa dirigenza dell’Hellas, con Maurizio Setti, il presidente, che aveva annunciato che i prezzi sarebbero stati ridotti al di sotto di quelli fissati per l’ultima stagione di Serie B del Verona, nel 2012-2013. Una promessa, mantenuta, che il patron aveva spiegato sottolineandone la natura anche, in qualche modo, «risarcitoria», dopo la sciagurata annata scorsa, una delusione cocente che i tifosi hanno digerito sostenendo sempre la squadra. Un patto d’amore, dunque, che si è ulteriormente consolidato nelle difficoltà e che è la premessa per ripartire. Motivazioni aggiuntive per giocatori e staff tecnico, che stanno osservando alcuni giorni di riposo dopo il rientro dal ritiro di Racines. Domani mattina è in programma il trasferimento a Storo, in Trentino, per la seconda fase di preparazione, che terminerà lunedì (domenica il test coi greci del Panetolikos). Il mercato è una finestra aperta tanto in entrata quanto in uscita. Federico Viviani è sempre corteggiato dal Bologna, che però prima deve chiudere la cessione di Amadou Diawara, su cui ci sono il Napoli e la Roma. Per la difesa il nome nuovo è quello di Guglielmo Stendardo, centrale d’esperienza dell’Atalanta, per cui c’è è forte la concorrenza del Pescara. A centrocampo la prima alternativa resta Daniel Bessa, che per ora, tuttavia, è sempre impegnato con l’Inter, che deciderà più avanti se e a chi cederlo in prestito.

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Verona)

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