• 30 Dicembre 2025

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Verona, la “tribù del gol” è pronta: da Pazzini a Siligardi, passando per Ganz e Luppi…

Verona’s forward Giampaolo Pazzini celebrates after scoring the second goal of the Italian serie A soccer match between Hellas Verona FC and AC Chievo Verona at Bentegodi Stadium in Verona, 20 February 2016. ANSA/ FILIPPO VENEZIA

Il bottino dell’anno scorso regala un bel po’ di fiducia. Gli attaccanti dell’Hellas si portano dietro una dote di 35 reti segnate dai giocatori del reparto avanzato gialloblù, grazie soprattutto ai nuovi arrivi. A guardare i numeri Simone Andrea Ganz è il colpo migliore dopo le 16 reti segnate con la maglia del Como in B, ma anche Davide Luppi è reduce dal buon campionato di Modena dove ha messo a segno nove gol nonostante la retrocessione. Sono loro ad ingrassare il bottino di gol della passata stagione, anche se ci sono pure le sei marcature di Giampaolo Pazzini in A e le due di Luca Siligardi, con l’unico gol messo a segno da Juanito Gomez in un campionato da dimenticare. C’è anche la rete di Pierluigi Cappelluzzo nelle nove presenze con il Pescara sempre tra i cadetti che hanno convinto il Verona a riportarlo in gialloblù. Sono 35 reti in tutto divise tra gli attaccanti in rosa, senza contare le tre di Ernesto Torregrossa al Trapani visto che la punta classe 1992 sembra destinata a cambiare aria. IL PAZZO IN MEZZO. Un dato confortante per Pecchia, che dispone di tanti giocatori adatti a più soluzioni sul fronte dell’attacco scaligero, per ora schierato sempre con una punta centrale e due esterni pronti ad inserirsi verso la porta in quel 4-3-3 che sembra il modulo scelto dal mister per il suo Verona. Il punto fermo è Giampaolo Pazzini, attorno a lui ruoterà l’attacco con il capitano in mezzo al tridente pronto a battere a rete ma anche a venire incontro ai compagni di centrocampo con scambi veloci per mettere in azione le corsie laterali. SILIGARDI PRONTO A FAR MALE. L’altro giocatore che sembra sicuro del posto è Luca Siligardi, pronto a tornare quel calciatore che a Livorno aveva regalato magie e soprattutto tantissimi gol, solo intravisto a Verona nella passata stagione: Pecchia lo sta schierando come attaccante di destra, pronto a rientrare per calciare verso la porta con il suo mancino, e Siligardi sta facendo vedere come quest’arma potrebbe essere davvero decisiva per le sorti del Verona nel campionato di B.IL FIUTO DI GANZ. In mezzo c’è Pazzini e se il tecnico gialloblù continuerà a puntare sul 4-3-3 Simone Andrea Ganz dovrà per forza di cose spostarsi sulla fascia: restandogli comunque vicino e accentrandosi spesso, con movimenti che Ganz ha già vedere di saper fare, soprattutto partendo in posizione di ala sinistra e tagliando verso il centro sul cross dalla destra per battere a rete. Il gol rimane il suo marchio di fabbrica e l’ha già mostrato in tutte le partite giocate, con cinque centri nelle sue prime tre partite con la maglia dell’Hellas. LUPPI PEDINA PREZIOSA. Difficile, però, non trovare spazio ad uno come Davide Luppi, che oltre a garantire gol e assist a messo in mostra qualità importanti anche nel recupero palla e nelle ricorse per togliere la palla agli avversari: a sinistra o a destra, l’ex Modena, rimane una pedina preziosissima nelle mani di Pecchia che ha bisogno di giocatori veloci e abili nelle ripartenze per il suo gioco. Luppi è una sorta di jolly offensivo.JUANITO IN RITARDO. Juanito Gomez è uno dei protagonisti della storia recente del Verona, ma un problema fisico ne sta condizionando la preparazione: per ora parte in seconda linea rispetto agli altri, ma la sua duttilità nel poter ricoprire tutti i ruoli dell’attacco sarà fondamentale nel lungo campionato cadetto.VARIABILE WSZOLEK. Nel sito ufficiale dell’Hellas Pawel Wszolek è inserito tra i centrocampisti, ma nel 4-3-3 di Pecchia difficilmente troverebbe una collocazione in mezzo al campo: più facile vederlo alto a destra, dove l’anno scorso ha mostrato doti fisiche importanti e pronte a scardinare le difese avversarie: potrebbe diventare prezioso per cambiare sistema anche in corsa, passando ad un centrocampo a quattro nel suo ruolo di esterno.

(Fonte: L’Arena)

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