Marco Fossati ha giocato all’olandese. In mezzo, a destra e poi laterale, insomma un universale della metacampo. Un giocatore capace perfino di andare in gol.« Ma si dai è andata bene. Sono contento per la squadra. Siamo un centrocampo con quantità e qualità, così come tutta la rosa, abbiamo tante soluzioni. Gioco dove c’è necessità e sono molto contento perchè non era facile avere ragione del Crotone, una formazione di categoria superiore». Il numero «8» dell’Hellas aveva già impressionato con il Foggia, ieri con il Crotone è stato ancor più brillante, forse avvantaggiato pure dall’indisposizione di Viviani. Lui è stato il faro dell’Hellas. «È un gruppo che sta nascendo non parlerei di individualità. Tutti mi chiedono se possiamo essere il Cagliari della passata stagione. Non lo so, è presto. Anche qui come a Cagliari nella passata stagione c’è una grande rosa. Vedremo». Gialloblù devastanti nelle ripartenze e nel gioco d’attacco, ancora da registrare la difesa. « È stata la seconda partita soltanto» prosegue Fossati, «il gruppo e il mister sono nuovi, abbiamo ancora tanto lavoro da fare, però siamo in condizione. Alcuni giocatori cominciano ad ingranare ora. È normale, la serie B è lunga, bisogna avere pazienza. Fossati che si è già segnalato per equilibrio fuori e dentro il campo , viene naturale chiedere di Pazzini. «Ovviamente il gol ce l’ha nel sangue» conclude Fossati, «però il Pazzo ci dà una mano incredibile, tiene palla da solo, venendo qui non credevo di trovare calciatori con questa mentalità. Me ne aveva parlato Rafael e anche Munari. Città splendida che peraltro devo ancora conoscere, ma soprattutto ragazzi in gamba e tifoseria da brividi. Non vedo l’ora che inizi il campionato»
(Fonte: L’Arena)