Anche dopo la trasferta di Lecco il Vicenza conferma il suo doppio volto in questo campionato. I biancorossi sono una macchina da guerra al Menti, dove hanno conquistato 42 punti grazie a 13 vittorie e 3 pareggi, ma lontano da casa faticano a imporre la loro superiorità, con un ruolino esterno di 29 punti frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte.
Se è vero che le tre sconfitte sono arrivate contro avversari di spessore come Padova, Triestina e Feralpisalò, anche i pareggi con Giana Erminio, Atalanta U23 e Lecco evidenziano una certa difficoltà nell’approccio alle partite fuori casa. Il dato più evidente è la differenza nell’essere padroni del campo: al Menti il Vicenza comanda il gioco e spesso mette alle corde gli avversari, mentre in trasferta fatica a rendersi pericoloso. La partita di Lecco è l’emblema di questa tendenza: i biancorossi non sono mai riusciti a incidere e l’unico tiro nello specchio della porta è stato quello di Morra, decisivo per la rete che è valsa il pareggio.
Se il sogno dei biancorossi di agganciare il Padova è ormai flebile, il Vicenza dovrà invertire la rotta al più presto anche in funzione dei probabili playoff e proprio per questo le prossime tre trasfertesaranno un banco di prova fondamentale per dimostrare di poter competere fino alla fine. L’atteggiamento della truppa di Vecchi dovrà però cambiare: nelle gare secche, giocare con passività in trasferta potrebbe costare carissimo. Lo staff tecnico e i suoi uomini dovranno trovare il modo di portare lo stesso spirito battagliero visto al Menti anche lontano da casa. Solo così il Vicenza potrà ambire al traguardo più grande.