Rolando Maran è dispiaciuto, non certo disperato; scocciato, non proprio deluso. Il ko di Bergamo è destinato a lasciare una cicatrice superficiale, finirà presto nel file delle partite che si potevano concudere meglio ma che poco o nulla tolgono all’eccellente campionato del Chievo. Campionato che al momento vede ancora i gialloblù belli saldi sul nono gradino della graduatoria e che da qui al 15 maggio prossimo può riservare ulteriori belle sorprese e permettere di scavalcare comunque la nobilissima quota 50. «Certo, abbiamo subito una sconfitta che si poteva evitare ma siamo contenti di quello che abbiamo costruito finora», spiega lui in sala conferenze. «L’Atalanta è stata brava a capitalizzare l’occasione avuta mentre noi non siamo stati altrettanto bravi a trovare la via della rete». O meglio «a fare quello che siamo capaci di fare. E mi riferisco soprattutto nell’ultima parte del match, quando eravamo in superiorità numerica. Però», rivendica subito il tecnico gialloblù, «ricordo che questa è una battuta d’arresto che arriva dopo sei risultati utili consecutivi». TESTA AVANTI. Maran si sforza di razionalizzare tutto, in tempo reale, per riprendere la corsa già da sabato, giorno del testa a testa del Bentegodi con la Fiorentina: «Sì, vorrà dire che ripartiremo dalla prossima gara per cercare di rendere indimenticabile una stagione già straordinaria», dice. «Noi ci proveremo fino alla fine».Rolly tutto sommato è sereno. O, quantomeno, mostra di saper accettare con filosofia la domenica storta. Magari nello stomaco sale il fastidio ma il controllo, al cospetto della stampa schierata, è indiscutibile. Del resto «l’Atalanta voleva fortemente questo risultato ed è riuscita ad ottenerlo», aggiunge. «Noi però potevamo fare meglio».E ancora, nel dettaglio: «Siamo stati poco lucidi in possesso palla, abbiamo creato troppo pochi problemi all’Atalanta, potevamo fare molto di più. Abbiamo accorciato solo a tratti, siamo stati discontinui, abbiamo accompagnato poco e abbiamo sbagliato tanto in palleggio… Noi», ricorda ancora Maran, «per fare bene dobbiamo dare sempre il massimo della prestazione e stavolta non ci siamo riusciti, soprattutto nella prima parte».L’EPISODIO. Riflettori allora sull’episodio chiave. Su quella parabola nata quasi dal nulla di Diamanti che ha messo in crisi prima Bizzarri e poi i compagni di reparto per liberare la conclusione violenta di Borriello. Lo spartiacque della partita che alla fine ha determinato la spartizione dei punti: «Prima di parlarne vorrei rivederlo bene quell’episodio», commenta Maran. «Onestamente non è che fino ad allora avessimo sofferto tanto perché tante occasioni all’Atalanta non le abbiamo concesse, pur creando a nostra volta poco. Sul gol però preferisco valutare con calma», insiste. «A caldo non vorrei dire cose sbagliate. Mi pare che Bizzarri l’abbia parata», aggiunge Rolly. «Poi non so se ha toccato la traversa ma io credo che lui la palla l’abbia parata. Il fatto è che quando le cose devono prendere una certa piega…».Poi la correzione finale: «Non penso che dobbiamo guardare tanto l’episodio, piuttosto pensare alla nostra partita, al fatto che avremmo dovuto essere più lucidi. Ma il nostro campionato resta eccellente». E, soprattutto, non è ancora terminato.
(Fonte: L’Arena)