Un altro passo avanti verso la cessione del Vicenza a Vi. Fin. Ieri l’assemblea della finanziaria si è conclusa con la decisione di aggiornarsi al 27 maggio perchè si è in attesa che arrivi dall’Agenzia delle entrate l’ufficialità della rateizzazione in 12 anni del debito tributario. In quella data si voterà per esercitare il diritto d’opzione sull’acquisizione della società di via Schio. Questo slittamento comunque non comporta ripensamenti da parte dei soci. Si tratta di una volontà che è emersa al termine dell’assemblea, a cui non ha partecipato l’altro amministratore delegato di Vi. Fin., Marco Franchetto, bloccato da un attacco febbrile. Il dirigente era comunque collegato telefonicamente con gli altri soci.Nel frattempo, a margine della conferenza stampa prepartita di Franco Lerda, il presidente Alfredo Pastorelli in vista dell’assemblea di Vi.Fin. aveva anticipato che non ci sarebbero stati intoppi: «Tutto è già definito, c’è pieno accordo sulla volontà di proseguire con la definizione del passaggio di proprietà – aveva detto il presidente della finanziaria che sta per rilevare il Vicenza da Finalfa -. Mi sarebbe piaciuto poter perfezionare ufficialmente il tutto già oggi, in modo da poter festeggiare con i tifosi in occasione di Vicenza-Perugia, ma i documenti dell’Agenzia delle entrate richiedono ancora un po’ di tempi e passaggi interni burocratici. L’importante, comunque è la sostanza: come Vi. Fin. inizialmente avevamo ipotizzato una rateizzazione del debito tributario in 15 anni, l’accordo raggiunto è stato per 12, ma questo non rappresenta un problema, quindi procederemo con l’acquisto sulla base di quanto già concordato anche con Cassingena e il notaio».Nel corso dell’assemblea si è anche parlato del prossimo impegno economico che attende il Vicenza. Entro il 16 giugno bisognerà pagare stipendi e contributi per un importo di circa un milione e 700mila euro. La necessità di mettere nuovamente mano al portafoglio conduce inevitabilmente a una riflessione sul ventilato ingresso nella compagine societaria di Savino Tesoro. Sulla questione non ci sono novità di giornata, comunque qualcosa (di segno positivo o negativo) si dovrebbe sapere a breve. Quel che è certo è che se l’imprenditore pugliese decidesse di rinunciare all’avventura biancorossa la situazione si complicherebbe perchè ai soci verrebbe chiesto un ulteriore sforzo economico.Torniamo comunque all’acquisizione del Vicenza. Visto che i soci di Vi. Fin. si rivedranno il 27 maggio e che il documento dell’Agenzia delle entrate dovrebbe arrivare nei primi giorni della prossima settimana, si può ipotizzare che la fatidica firma di Sergio Cassingena potrebbe arrivare all’inizio di giugno. E in quel momento si potrà davvero dire che il Vicenza ha voltato pagina.
(Fonte: Giornale di Vicenza)