A Bologna ha costruito la promozione due campionati fa. Sei mesi in carica, prima di dover cedere la carica a Pantaleo Corvino. L’Hellas del dopo-Bigon è pronto ad affidarsi a Filippo Fusco, agente Fifa in questi mesi in giro per il mondo a veder partite così com’è stato per gran parte del suo percorso da uomo di calcio. A Napoli è stato responsabile dell’area tecnica ancora nel Duemila, passando anche da Foggia. Quel che non dice il curriculum è la stima di molti giocatori nei suoi confronti, diventati a gennaio dell’anno scorso persino delle appassionate dediche quando Fusco lasciò il Bologna per far posto al più affermato Corvino che prese subito gente come Gastaldello e Sansone. Fusco ha molte chance di rivedere la Serie B da Verona, dove Setti non ha bisogno di prendere troppe informazioni perché Bologna l’ha vissuta in prima persona anche lui. Fusco, molto vicino a Matuzalem e Coppola non a caso evidentemente passati di recente dall’Hellas, a Bologna ha portato Zuculini, Buchel e Laribi. Cacia, l’anno prima promosso con l’Hellas, ammise che Fusco fu il motivo principale della sua scelta di accettare la proposta del Bologna, quando la campagna acquisti venne portata a termine al risparmio perché i dollari di Joey Saputo arrivarono solo a metà ottobre e quindi a mercato chiuso. Fusco è molto amico di Zeman e di un’idea di calcio offensivo che a Foggia sta brillantemente portando avanti Roberto De Zerbi, nome forte per la panchina del Verona ma anche per quella del Crotone che deve sostituire Juric. Al Verona come prossimo diesse non dispiace nemmeno Daniele Faggiano, che ha concluso con Serse Cosmi in panchina una straordinaria stagione regolare di Serie B, col terzo posto in tasca e la miglior posizione possibile ai playoff. Faggiano proprio a Trapani ha lavorato con Roberto Boscaglia, attuale tecnico del Brescia che al Verona e a Setti continua a piacere. Il candidato numero uno per la successione di Gigi Delneri resta però ancora Roberto Stellone, con cui l’Hellas ha già parlato dopo aver valutato il suo lavoro a Frosinone dove ha ottenuto due promozioni e lottato in Serie A quasi fino alla fine, sfiorando una salvezza che avrebbe avuto del miracoloso. Stellone e Boscaglia, così come Fusco, hanno prodotto tanto con organici buoni ma non eccezionali, De Zerbi è leggermente diverso perché alla praticità aggiunge un gioco che a Foggia ha ricordato per attimo i tempi belli di Zeman. L’Hellas s’è preso un’altra settimana per chiudere il cerchio, con Fusco erede di Bigon e Stellone più De Zerbi ma non solo in corsa per sedersi in panca. Sta nascendo un Verona tutto nuovo, al di là di resta e di chi se ne andrà fra i giocatori. Quello è un passo successivo, le priorità adesso sono altre.
(Fonte: L’Arena)