ROMA – Il Cittadella di Giulio Giacomin è campione d’Italia. Un traguardo eccezionale, quello della Berretti granata, che supera l’Arezzo in finale e festeggia il tricolore. Parte molto bene il Cittadella, che comincia il match con grande personalità. Nonostante l’assenza pesante di Varnier in difesa, i granata anno girare palla e giocano con grande velocità. AL 21′ ecco il vantaggio: Garbinesi respinge alla meglio un tiro di Maniero, palla recuperata da Fasolo che la rimette in mezzo e De Pieri non sbaglia da pochi passi. L’Arezzo accusa il colpo, sbanda e rischia di subire anche il 2–0, poi Ngissah sfiora il pareggio con un bel tiro dalla distanza. Eppure sembra un episodio isolato: il Cittadella mostra di avere qualcosa in più. Al 29′ De Pieri pesca Fasolo, steso platealmente da Pauselli. Rigore solare che lo stesso Fasolo trasforma. Il 2-0 indirizza la partita, anche se l’Arezzo nella ripresa riapre i conti con il gol del 2-1. Ma non basta, nonostante il finale in sofferenza. Il Cittadella di Giulio Giacomin è campione d’Italia, un traguardo storico per la società granata.