«Ma questa volta si fa veramente?». Eccola qui la domanda che ieri ha monopolizzato le discussioni e le chiacchiere tra le strade e i bar della città. Almeno quelli frequentati da tifosi o appassionati di calcio. Perché quando si parla di Menti, si sa, le antenne si drizzano e i cuori si scaldano. Così come i sogni. Eppure (gesti scaramantici concessi) sembra che più che di desiderio in questo caso si possa parlare di piano concreto per ristrutturare il glorioso stadio. Lo ha detto Achille Variati, si è speso in prima persona il presidente della Lega B Andrea Abodi e soprattutto si è sbilanciato il presidente del Vicenza Calcio Alfredo Pastorelli, cosa non da poco. Dunque, in attesa di conoscere come, cosa e quando accadrà («Ci sentiremo spesso», ha assicurato Abodi), non resta che capire quali potranno essere i punti cardine del progetto. DENTRO LO STADIO. Alcune precisazioni prima di proseguire: non ci sono disegni. E nemmeno progetti. A settembre inizierà lo studio di fattibilità eseguito da B futura con tanto di analisi economico-finanziaria. «Si parte da qui – afferma l’assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza – per definire il piano architettonico. E questo è un indice di grande serietà. Non si comincia dall’aspetto estetico ma dall’analisi del fabbisogno e dal piano economico finanziario». Alcune linee guida, però, sono chiare. Il Menti, come annunciato, avrà 17 mila posti, sarà tutto coperto non avrà barriere e ospiterà al suo interno attività. In questo caso, vista la grandezza limitata («Non caleremo astronavi», ha precisato Abodi») si parla di piccoli negozi o locali che potrebbero essere messi a disposizione degli sponsor o di altre attività commerciali legate al calcio ma non solo. FUORI. La seconda rivoluzione scatterà all’esterno del Menti. E in particolare all’antistadio dove sorgerà un nuovo edificio. Nel terreno del vecchio campo di allenamento saranno ricavate volumetrie (non eccessive) che permetteranno agli investitori di insediare attività che consentiranno di rientrare dall’investimento di 35 milioni nel corso degli anni. Fondamentale in questo caso sarà l’indagine condotta da B futura (il costo stimato dell’incarico è di 90 mila euro) che effettuerà un’analisi del mercato immobiliare di Vicenza e provincia in grado di stabilire se sia meglio realizzare lì attività commerciali, ricettive, negozi, uffici o altro. Quel che è certo al momento è che con ogni probabilità sarà ricavata la mensa universitaria che sarà al servizio del nuovo polo, destinato con il raddoppio ad ospitare 8 mila studenti. Troverà poi spazio una palestra E altre attività, appunto, da definire. LA MOBILITÀ. L’ultimo tassello è l’aspetto viabilistico. Due i cambiamenti. Per quanto riguarda i parcheggi, si guarda all’area di sosta Bassano che potrebbe essere raddoppiata. «Un ragionamento con Aim si deve fare – ammette Dalla Pozza – e visto che quel parcheggio è molto apprezzato dai cittadini e che la ferrovia è a un livello più alto, stiamo pensando di realizzare lì un multipiano. Andrebbe a inserirsi nel nuovo sistema della mobilità legata al filobus e al prolungamento di via Martiri delle Foibe». Ecco che in questo caso la questione sosta sarebbe sganciata dal progetto nuovo Menti ma potrebbe essere portata avanti da Comune e azienda. Secondo ragionamento viabilistico è su viale dello Stadio con due ipotesi: la completa pedonalizzazione o la riduzione a una sola corsia di transito per ricavare nuovi spazi di prefiltraggio legati all’accesso all’impianto sportivo.
Fonte: Giornale di Vicenza