Daniel Bradaschia è uno dei pochi superstiti della passata stagione e la nuova Triestina lo stuzzica parecchio: “Conquistarsi il posto in campo sarà un dovere per tutti quanti – spiega il centrocampista alabardato al Piccolo – cercare di mettere in difficoltà il mister anche, ma ci sarà bisogno di tutti quanti per fare bene». In attacco del resto le giocate risultano più facili con gente quale Serafini, Franca eccetera.. «E’ un bene per tutti, è bello perché sai che le giocate che fai vengono premiate, sai che un tentativo di uno-due va a buon fine, giocate che in questa categoria risultano difficili da trovare». Su quali aspetti vi sta facendo lavorare l’allenatore in particolare? «Con il mister abbiamo iniziato un lavoro specifico in tutti i reparti, in particolare stiamo lavorando di più sulla fase difensiva, il pressing, su come andare a recuperare la palla e ripartire». Che livello di condizione pensa abbia raggiunto il gruppo? «E’ un discorso soggettivo, dipende dai giocatori: io sono un brevilineo, entro in forma prima degli altri. Manca un mese all’inizio del campionato, a mio avviso siamo partiti addirittura in anticipo rispetto a tante altre squadre, quindi ci faremo trovare pronti sicuramente per l’inizio». Più gente all’amichevole che in una partita qualsiasi dello scorso anno. E’ una bella differenza d’ambiente. «I tifosi sono determinanti, come alla fine dell’anno scorso, e ora ci stanno vicini grazie al lavoro di Mauro e della società. C’è entusiasmo». Bradaschia infine spende con sentimento belle parole per l’ex capitano Luca Piscopo. «Ci tengo molto a ringraziare Luca, è un amico prima di tutto e mi è dispiaciuto molto per lui. E’ un grande giocatore, troverà sicuramente un’ottima sistemazione. Credo che Trieste debba dirgli grazie per tutto quello che ha fatto, soprattutto quando la società non era organizzata così bene»