In questi casi, si suol dire che si tratta di un successo che vale doppio. E in effetti, in una partita che vedeva di fronte due rivali per la salvezza appaiate in classifica, quello ottenuto dalla Triestina domenica a Castelfranco Veneto contro il Giorgione può ben essere catalogato in questa maniera. In realtà, a ben guardare, la vittoria della squadra di Bordin vale perfino di più. Mettendo un attimo da parte futuri societari che saranno presto nuovamente all’ordine del giorno, sul piano puramente sportivo quello dell’Unione può infatti essere davvero il successo della svolta. Non solo perché segna un importante passo avanti verso la salvezza, ma anche perché rivela la capacità della Triestina di vincere finalmente uno scontro diretto, di quelli insomma pesanti da dentro o fuori. E in pratica in questa stagione è la prima volta che succede. Nelle sfide che ha intrapreso con il pacchetto delle ultime dieci squadre in classifica, finora la Triestina era uscita vincente solamente in tre occasioni, di cui due lontanissime nel tempo: la prima risale addirittura all’esordio in campionato contro la Liventina, e sinceramente è difficile definire una partita della prima giornata come uno scontro diretto. La seconda volta fu all’andata a Sacile a novembre, contro una squadra in totale disarmo che ben presto sarebbe retrocessa matematicamente (anche se due settimane fa non si riuscì a vincere nemmeno con questa avversaria). La terza volta è l’unica più recente, quella di metà febbraio con il Fontanafredda. Ma francamente anche i rossoneri non possono più definirsi una diretta rivale dell’Unione e sembrano destinati ormai a fare compagnia alla Sacilese nella casella delle retrocessioni dirette. E con tutte le altre con le quali si sta sgomitando per evitare i play-out? Mai una vittoria. Lo scorrere degli scontri diretti è infatti una via crucis: la Triestina all’andata aveva perso in casa con il Giorgione ed era uscita sconfitta anche dalla sfida con l’Ufm a Monfalcone. Nel doppio confronto con il Levico ha ottenuto un pareggio e una sconfitta, mentre con Montebelluna e Union Ripa ha rimediato addirittura due ko. Inoltre aveva pareggiato al Rocco contro il Dro. Insomma un cammino disastroso. Fino a domenica scorsa. Il successo di Castelfranco Veneto, quindi, dice che finalmente c’è un salto di qualità nella capacità dell’Unione di saper gestire le partite che contano, quelle nelle quali la palla pesa e magari in due o tre episodi ci si gioca un campionato. Probabilmente anche il mese di lavoro agli ordini di Bordin, sta cominciando a dare i suoi frutti, e non solo sul piano tattico. Si dirà che è troppo presto per cantar vittoria dopo un solo successo, ed è vero. Ma del resto i riscontri si avranno presto e saranno già decisivi. Dopo la partita interna di domenica prossima contro la Virtus Vecomp Verona, infatti, la Triestina sarà subito attesa agli ultimi due scontri diretti della stagione: prima andrà sul campo di Dro (dove affioreranno inevitabili i dolci ricordi e le tante paure del play-out di un anno fa) e poi il 24 aprile ospiterà l’Ufm in un derby che si annuncia infuocato e probabilmente determinante.
(Fonte: Il Piccolo)