• 31 Dicembre 2025

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Verona, Ganz: “L’esordio con gol al Bentegodi davanti a mio padre è stato il massimo!”

«Sono contento perchè esordire al Bentegodi con un gol è il massimo, poi davanti alla mia famiglia e con mio padre in tribuna…». Parole in libertà di Simone Andrea Ganz, che ha firmato la sua prima rete decisiva in Coppa Italia con la maglia gialloblù. Col Foggia una mezz’ora scarsa, ma condita col gol qualificazione.Una rete che ha riempito di gioia anche papà Maurizio: uno degli attaccanti più prolifici degli anni novanta. «Non soffro il paragone, anzi per me ripetere la sua carriera sarebbe il massimo» racconta Andrea, «conosco tutte le sue reti a memoria, merito di cassette e dvd che mio padre tiene a casa. Però sono un po’ diverso da lui e poi vorrei che si parlasse di Simone Andrea Ganz». Il giovane ha carattere, come del resto aveva papà Maurizio quando metteva in riga difensori e portieri di livello europeo. Lui ha accettato subito la destinazione Verona, perchè Setti ha fatto di tutto per avere la possibilità a fine anno di riscattarlo dalla Juve. «Sono felice della fiducia che mi ha accordato la società, ma queste sono cose premature. Se ne riparlerà con calma a fine stagione. Il mio cartellino è di proprietà della Juve, ma non penso ai bianconeri. Qui a Verona vorrei confermare quanto di buono fatto a Como e se possibile migliorare sia per reti fatte che nel gioco. Questa è una grande occasione, un’opportunità per la mia carriera. Non voglio sprecarla. Nell’Hellas hanno giocato grandi campioni come Luca Toni ed anche Pippo Inzaghi se non erro, quindi…». Un predestinato Ganz, che quando ero un giovanissimo aggregato al Milan si è allenato anche con Ibrahimovic. «Zlatan era stato gentile con me» ricorda Ganz, «mi sono allenato con lui un paio di mesi, mentre Pazzini l’ho solamente sfiorato». Il «Pazzo» che ha ritrovato a Verona come capitano e come compagno o rivale in attacco? «Macchè rivale» sorride Ganz, « è un esempio per tutti. La sua carriera parla chiaro. Tra di noi c’è una sana competizione». Già perchè in molti faticano a vedere insieme Pazzini e Ganz. Una coppia che può coesistere secondo Pecchia, che vorrebbe inventare Ganz come esterno. «Un ruolo che conosco e che ho già fatto» ci dice l’attaccante, «non ho particolari problemi ad adattarmi. Gioco dove vuole il mister e poi partendo largo posso arrivare di corsa in area e finalizzare l’azione, come è successo con il Foggia». Pecchia con molto mestiere ha pensato a questa collocazione per Ganz junior, onde evitare dolorose esclusioni. «È chiaro» ammette l’attaccante, «che star fuori non mi piace, altrimenti averi scelto un altro lavoro. Sono giovane e ho tanta voglia di fare, verrà anche il mio momento. Vorrei segnare ed aiutare questo gruppo nel tornare in serie A.Siamo una squadra forte, una realtà molto importante con blasone e storia alle spalle, per cui cercherò di dare tutto quello che ho. Fare bene qui sarebbe tanta roba». L’attaccante è molto determinato e spera di trovar posto domenica contro il Crotone: «una che gara che ci dirà a che punto siamo come condizione. È una squadra di serie A e quindi per noi superare il turno sarebbe motivo di grande orgoglio». Ganz è stato tra i primi a dare il benvenuto ad Antonio Caracciolo. Un difensore che l’ha accarezzato nella scorsa tagione. «Non mi ricordo» ci dice la punta gialloblù, «posso solo dire che lui è un ottimo difensore e ci darà una grande mano. Quando ho fatto gol al Brescia mi sa che lui non c’era». Verona che sta completando la rosa di quella che dovrebbe essere la squadra favorita per la vittoria del campionato: «è presto per dire se riusciremo ad essere come il Cagliari ad esempio. Stiamo lavorando molto e stiamo seguendo tutto quello che ci dice il mister». Simone Andrea Ganz poi, è stato stimolato anche su Daniel Bessa, talento dell’Inter. Radio mercato insiste che presto arriverà al Verona. «Lo conosco fin da ragazzino. Ci siamo affrontati tante volte nelle giovanmili, mentre l’anno scorso ha giocato con me a Como. Può fare tutti i ruoli di metacampo. Il regista basso, il trequartista e la mezz’ala. Lui è veramente forte. Spero di averlo ancora come compagno di squadra». Simone Andrea Ganz saluta e se ne va dalla sede di via Belgio. Deve tornare al campo a provare e riprovare i movimenti che ha studiato per lui mister Pecchia. Il Pazzo resta punta centrale, mentre almeno per ora all’ex punta del Como è stato affidato un ruolo di esterno. Tanto uno come lui, avrà pensato Pecchia, segna comunque. Se lo augurano i tifosi del Verona che hanno già adottato il piccolo Ganz.

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