• 31 Dicembre 2025

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Empoli-Vicenza, Fabinho: “Dura rialzarsi quando prendi due gol in un quarto d’ora”

Il sorriso di Fabinho è come uno squarcio di sereno che irrompe nel cielo grigio del Vicenza. Grigio perchè la squadra di Lerda, a Empoli, ha messo in evidenza limiti strutturali che a meno di due settimane dall’esordio in campionato con il Carpi preoccupano. In questo quadro, rallegra l’effervescenza, in campo e anche fuori, del carioca Fabio Ayres Fabinho. Benvenuto Fabinho. L’inizio a Vicenza non è stato dei più fortunati… “Se penso all’infortunio che ho subìto contro il Pescara, nella gara valida per il memorial Morosini, no, non sono stato fortunato. Ero all’esordio con la maglia biancorossa, avevo tanta voglia di dimostrare, e ho giocato pochissimi minuti”. Ora la botta si è riassorbita? “Sì, sto bene e infatti a Empoli sono riuscito a ritagliarmi un buono spazio; sono soddisfatto della mia prova”. La sconfitta è stata netta, ma l’impressione è che poteste fare qualcosa di più per spaventare l’Empoli. “L’impegno non è mancato, la squadra ha lottato contro una formazione di livello superiore, organizzata e in buona condizione. Purtroppo quando prendi due gol nel giro di un quarto d’ora, è dura rialzarsi”. Lerda ha sottolineato un approccio negativo. “Più che altro avremmo dovuto essere più cattivi e lucidi nei primi minuti”. Lei è un attaccante ed entrando sul 2-0 si è dovuto molto sacrificare… “Sì, ho dovuto tenere un po’ a freno le mie caratteristiche migliori, ma ho cercato di dare una mano in fase di copertura e va bene così. Un giocatore deve sempre prima pensare alla squadra”. Il tecnico in questa fase lamenta la non omogeneità della vostra condizione. Lei a che punto è? “Sono al settanta per cento, mi manca un pezzetto per essere al top”. Cosa possono aspettarsi da lei i tifosi? “Sono un esterno, il mister conosce bene le mie caratteristiche e mi ha detto che mi utilizzerà sempre in questo ruolo. Credo tanto nelle mie capacità e sono sicuro di poter fare dei gol per il Vicenza. E poi sono un grande credente nella vita”. La sua caratteristica migliore? “Puntare l’uomo e saltarlo”. I sudamericani in genere hanno lasciato il segno a Vicenza. È contento di essere qui? “Sono felicissimo, il gruppo mi ha aperto le porte, sento di essermi integrato bene e darò il massimo per questa maglia e questi tifosi. E poi a Vicenza ho ritrovato Rizzo, che era con me a Perugia”. Ha un obiettivo personale? “Far vincere più partite possibili al Vicenza, lo merita per il blasone e tutto quello che ha fatto in passato. Adesso la squadra va completata, per la partenza saremo pronti”.

(Fonte: Giornale di Vicenza)

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