• 27 Ottobre 2025

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Udinese, per la salvezza servono i gol di Thereau e Zapata: l’obiettivo è la doppia cifra…

Udinese’s Cyril Thereau jubilates after scoring the winning goal against Juventus during the Italian Serie A soccer match Juventus-Udinese at Juventus stadium in Turin, Italy, 23 August 2015. Udinese won 1-0. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Dov’è mancata l’Udinese con la Sampdoria? In attacco. La risposta arriva fulminea perchè Zapata e Thereau rispetto alle gare con Sassuolo e Napoli sono stati meno pungenti ed efficaci. I motivi? Sicuramente l’assenza di Bruno Fernandes, l’uomo che fa da collante tra la mediana e il reparto avanzato, ha avuto il suo peso ma i due punteros bianconeri hanno avuto un rendimento comunque inferiore al loro potenziale. Zapata non riesce ancora a sfruttare appieno la sua prestanza fisica, Thereau alle volte si incarta da solo cercando la giocata difficile invece di cercare quelle più semplici. Resta chiaro però che, con Matos ancora troppo fumoso (il positivo esordio di Empoli è rimasto un episodio isolato) e Di Natale sempre più ai margini della squadra, devono arrivare da loro i gol della salvezza. Sbirciando negli almanacchi si scopre che sia Duvan che Cyril dovranno superare i loro record personali in Italia per mettere il timbro sulla permanenza in serie A dell’Udinese. Il colombiano, infatti, nelle due stagioni napoletano si è sempre fermato a quota 6 reti, la stessa che ha raggiunto nel campionato in corso, Thereau, che di gol ne ha fatti 9, ha in 11 bersagli il suo score migliore al Chievo nella stagione 2012-2013. Che in Italia sia più difficile fare gol che altrove, lo dimostra la loro carriera. É vero che Zapata a Napoli faceva la riserva e che quest’anno ha saltato dieci partite per infortunio ma in Argentina con la maglia dell’Estudiantes nel torneo ’12-’13 riuscì a mettere assieme 14 marcature in 33 presenze. Stesso numero di gare giocate, ma un gol in meno (13) per Thereau a Charleroi in Belgio nel torneo ’09-’10 durante il quale il ds del Chievo Sartori mise gli occhi su di lui. De Canio, che nella sua prima esperienza udinese riuscì a far convivere due punte “pesanti” e quindi teoricamente incompatibili come Margiotta e Sosa, ha il compito di sfruttare al meglio il potenziale delle sue punte che hanno il difetto di tendere entrambe a essere troppo individualiste. Anche questa è una delle cause che hanno fatto dell’attacco dell’Udinese uno dei meno prolifici del campionato.

(Fonte: Messaggero Veneto)

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